19

Ago
2020

FOIBA DI BASOVIZZA – MONUMENTO NAZIONALE TRIESTE

Un pozzo minerario, scavato all’inizio del XX secolo per intercettare una vena di carbone e presto abbandonato per la sua improduttività, nel maggio del 1945 divenne un luogo di esecuzioni sommarie da parte dei partigiani comunisti di Tito per migliaia di italiani di ogni estrazione: civili, militari, carabinieri, finanzieri, agenti di polizia e di custodia carceraria, fascisti e antifascisti, membri del Comitato di liberazione nazionale, dapprima destinati ai campi d’internamento allestiti in Slovenia e successivamente infoibati a Basovizza.
Questi dopo essere stati prelevati nelle case di Trieste, durante alcuni giorni di un rigido coprifuoco venivano trasportati con i carri della morte a Basovizza e con le mani straziate dal filo di ferro e spesso avvinti fra loro a catena, venivano sospinti a gruppi verso l’orlo dell’abisso. Una scarica di mitra ai primi faceva precipitare tutti nel baratro. Sul fondo chi non trovava morte istantanea dopo un volo di 200 metri, continuava ad agonizzare tra gli spasmi delle ferite e le lacerazioni riportate nella caduta tra gli spuntoni di roccia. Molte vittime erano prima spogliate e seviziate.
Dichiarata Monumento Nazionale nel 1992, è divenuta oggi il principale memoriale – simbolo per i familiari degli infoibati e dei deportati deceduti nei campi di concentramento in Jugoslavia e delle associazioni degli italiani esuli dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia, che qui ricordano le vittime delle violenze del 1943-1945. Il Giorno del ricordo è una solennità civile nazionale celebrata il 10 febbraiodi ogni anno. Istituita con la legge n. 92 del 30 marzo 2004 ” La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale “Giorno del ricordo” al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale”.
Nel 2007 è stata inaugurata la nuova sistemazione del Sacrario,
che dal 2008 è dotato anche di un Centro di Documentazione gestito dalla Lega Nazionale in collaborazione con il Comune di Trieste.

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