« Per me al mondo non v’ha un più caro e fido
luogo di questo. Dove mai più solo
mi sento e in buona compagnia che al molo
San Carlo, e più mi piace l’onda e il lido? »
Umberto Saba
Con 246 metri di lunghezza il molo Audace è uno dei più suggestivi d’Italia. Nel 1740 la fregata “San Carlo” della marina austriaca con 70 cannoni affondò sulla Riva davanti a “Piazza Grande” (l’attuale Piazza Unità d’Italia) e il recupero fu impossibile.
Le autorità decisero di utilizzare il relitto come base per la costruzione del molo che prese il nome in omaggio della nave “San Carlo”. All’inizio misurava 95 metri di lunghezza e un ponte di legno l’univa alla terraferma. Nel 1861 il molo fu allungato fino a raggiungere la misura attuale e tolto il ponte di legno. Nella seconda metà del 1700 fu allungato e unito alla terraferma.Il molo San Carlo divenne sede di attracco delle navi di passeggeri e di mercantili, svolgendo una funzione fondamentale per la logistica dei trasporti e del commercio per l’intera città.
Al termine della Grande Guerra, il 3 novembre 1918, attraccò al Molo San Carlo la prima nave italiana il cacciatorpediniere Audace che diede il nome al molo.
Al termine della Grande Guerra, il 3 novembre 1918, attraccò al Molo San Carlo la prima nave italiana il cacciatorpediniere Audace che diede il nome al molo. Una delle sue ancore è esposta alla base del Faro della Vittoria.
Nel 1925, per commemorare l’approdo, in cima al molo fu posta sulla colonna di pietra bianca la Rosa dei Venti in bronzo.
L’epigrafe al centro della Rosa recita: “Qui approdò la R. nave Audace prima col vessillo d’Italia – III NOVEMBRE MCMXVIII”.
Oggi il Molo Audace non ha più funzioni di traffici marittimi e mercantili ed è uno dei luoghi più amati dai triestini e turisti che affascinati dal paesaggio e dagli spettacolari tramonti sul mare passeggiano lungo il molo “sospesi sull’acqua”.