10

Ago
2020

PALAZZO CARCIOTTI TRIESTE

Il commerciante greco Demetrio Carciotti che si era stabilito a Trieste nel 1775 commissionò all’architetto Matteo Pertsch  la costruzione di un grandioso palazzo fiancheggiante il Canal Grande, lungo 100 metri e largo 40.,ben visibile dal mare. Originariamente, il palazzo comprendeva al piano nobile l’abitazione del proprietario, sedici appartamenti nei piani superiori e al piano terreno stalle, rimesse e diciotto magazzini.  La facciata rivolta al mare presenta sei colonne ioniche,  sopra una balaustra con sei statue dello scultore Antonio Bosa , allievo del Canova, che rappresentano da sinistra: Portenus (il guardiano del porto romano), Thyke (protettrice dei negozianti e naviganti), Atena (protettrice della tessitura, ricorda che il proprietario era commerciante in stoffe), la Fama (dispensatrice di notizie buone e cattive), Apollo (dio dell’armonia e dell’ordine), Abundantia (con allusione al lusso del commerciante che, con rischi e lavoro, porta vantaggio anche alla città)- Del Bosa sono pure le statue di Ercole e Minerva posti nell’ingresso principale.

La facciata posteriore del palazzo è coronata da quattro statue e da due anfore di pietra ai lati,opera dello scultore Bartolomeo Augustini. Sulla trabeazione compare la scritta in lettere bronzee:DEMETRIO CARCIOTTI MDCCC.anno della fine dei lavori di quella facciata.La cupola è in rame e poggia su un alto tamburo, con calotta emisferica ricoperta in rame ed è sormontata dall’aquila napoleonica. In cima allo scalone ci sono tre figure femminili rappresentanti la Pittura, la Scultura e l’Architettura.   All’interno, la sala rotonda della cupola è ornata da sedici colonne e bassorilievi raffiguranti scene tratte da Omero realizzati da Antonio Bosa e completati dalle pitture di Giuseppe Bernardino Bison , mentre il centro della sala è decorato dalla Gloria sul carro dell’Aurora forse opera di un certo Scala. Palazzo Carciotti fu la prima sede delle Assicurazioni Generali e fino a pochi anni fa è stata la sede della Capitaneria di Porto trasferitasi poi nell’edificio alla fine del Canale Grande, l’ ex Idroscxalo e sede anche della Guardia Costiera.

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