CIVICO ACQUARIO MARINO TRIESTE

Il Civico Acquario marino di Trieste è stato inaugurato nel 1933 nei locali di un lato dell’edificio che allora ospitava la Pescheria Centrale della città. L’edificio, che si affaccia sul mare, fu eretto nel 1913 su progetto dell’architetto Giorgio Polli e, attualmente, ospita il “Salone degli Incanti”, uno spazio dedicato ad esposizioni e incontri culturali. L’Acquario marino occupa il piano terra e il primo piano della parte che comprende la torre dell’orologio sulla quale si erge un campanile.

In realtà il campanile contiene un serbatoio di acqua prelevata direttamente dal mare e che, attraverso un potente sistema di pompaggio, viene spinta nella torre a circa 10 m.di altezza. Quando si è riempita la grande vasca di decantazione, l’acqua, per caduta, viene erogata al piano terra dove sono presenti una trentina di vasche. Il vantaggio di questo sistema consiste nella sostituzione continua dell’acqua lasciando integro il suo contenuto di plancton.

Le vasche sono di diverse dimensioni, le più grandi contengono ambienti dell’alto Adriatico, come l’allevamento di mitili, mentre, le più piccole, accolgono le specie tipiche del Mar Mediterraneo, tra cui astici, aragoste, orate, branzini, scorfani, dentici, murene, cefali e mormore. I vari gruppi di celenterati, anellidi, molluschi, echinodermi, crostacei e pesci  provengono prevalentemente dal Golfo di Trieste.

 Al piano terra, nella grande vasca ottagonale di circa 10.000 litri, sono ospitati piccoli squali e le razze.

 Il Vivarium occupa il primo piano dell’Acquario marino e contiene numerose specie di anfibi e rettili  Tra i terrari tradizionali è possibile osservare le tre specie di vipere del Nord Est italiano, mentre, nell’ampio terrario a sviluppo verticale, si possono ammirare grossi esemplari tropicali come iguana, pitoni e boa che, a rotazione, vengono ospitati nel Vivarium.
Durante i mesi invernali, per stimolare la riproduzione degli animali provenienti dalle zone temperate, viene consentito lo svolgimento di una sorta di letargo. Per creare le condizioni idonee allo sviluppo della specie e al mantenimento del corretto equilibrio fisiologico degli animali, nel periodo che va dal mese di novembre a febbraio,viene eliminata qualsiasi fonte di calore,diminuite le ore di luce e abbassata la temperatura nelle vasche.
 Nel Vivarium, in un grande recinto circondato da tradizionali terrari, è stato ricostruito l’ambiente degli stagni carsici dove si riproducono regolarmente gli ululoni, i rospi comuni e le rane verdi.
Si racconta che giovedì 5 febbraio 1953 salpa dalla stazione Marittima di Trieste la motonave Europa diretta  verso Città del Capo. Qui i marinai durante una sosta un pò annoiati per gioco hanno catturato un pinguino . Quando la nave è salpata da Città del Capo,  il pinguino è ancora a bordo. Al ritorno a Trieste, il 18 maggio, dall’Europa sbarca un clandestino particolare chiamato Marco dal nostromo della nave, Giovanni Barrera, il figlio che avrebbe voluto dare ad un figlio mai arrivato. Marco è stato accolto nell’Acquario marino e per 32 anni è stato il mito dei triestini adulti e piccini.