COLONNA DELL’IMPERATORE CARLO VI – PIAZZA UNITA’ D’ITALIA – TRIESTE
Nel 1728, In occasione della visita dell’Imperatore Carlo VI d’Asburgo, figlio dell’imperatore Leopoldo I d’Austria, fu eretta la statua in suo onore nell’attuale Piazza Unità e provvisoriamente fu costruita in legno e dorata. Nel 1756 fu sostituita dall’attuale statua in pietra dello scultore veneto Lorenzo Fonoli.
L’Imperatore Carlo VI aveva istituito a Trieste il porto franco nel 1719, e la posizione dell’indice della statua è proprio rivolto verso il mare, mentre lo sguardo verso Piazza della Borsa, il nuovo centro delle attività economiche della città.
LA FONTANA DEI QUATTRO CONTINENTI – PIAZZA UNITA’ D’ITALIA – TRIESTE
La Fontana dei Quattro Continenti, posta davanti al Palazzo del Municipio in Piazza Unità d’Italia, fu creata tra il 1751 e il 1754 dallo scultore bergamasco Giovanni Battista Mazzoleni, autore anche della Fontana del Giovanin in Piazza Ponterosso e della Fontana del Nettuno in Piazza della Borsa.
L’intenzione era di presentare Trieste al mondo come una città aiutata dalla Fortuna attraverso l’stituzione del Portofranco e la politica liberale di Carlo VI e Maria Teresa.
Le quattro statue all’angolo della vasca rappresentano i quattro continenti con un animale ed ognuna rappresenta uno dei quattro continent allora conosciutii: l’Europa col cavallo, l’Asia col cammello, l’Africa col leone e l’America col coccodrillo. L’Oceania-Australia non era ancora stata scoperta. Figure allegoriche di Fiumi riversano dai loro orci l’acqua nelle conchiglie sottostanti; al di sotto l’acqua zampilla dalle bocche di quattro delfini, ricadendo nelle ampie vasche.
Sulla sommità, l’Angelo della Fama ad ali spiegate sovrasta la giovane figura di Trieste, adagiata sulle rocce del Carso, e attorniata da fardelli, botti, balle di cotone e cordami, nell’atto di rivolgersi ad un mercante in abiti orientali. Nel 1938 la fontana fu rimossa dalla piazza per far posto al palco del comizio di Benito Mussolini in visita alla città. Tornò in piazza negli anni Settanta dopo essere stato restaurata.
IL PALAZZO DEL GOVERNO – PIAZZA UNITA’ D’ITALIA – TRIESTE
Costruito tra il 1901 ed il 1905, ispirato all’architettura del Rinascimento e allo stile della Secessione viennese, progettato dall’architetto viennese Immanuel Artmann, fu sede della Luogotenenza Autriaca.
E’ uno stupendo palazzo impreziosito da una loggia fiorentina da una decorazione di mosaici in vetro di Murano.
Nella parte superiore della facciata esterna,rivolta alla Piazza, si notano disegni, testine allegoriche e medaglioni con lo stemma di Casa Savoia realizzati dopo la Prima Guerra Mondiale, sostitutivi dei mosaici originali, disegnati da Giuseppe Straka di Vienna, che presentavano elementi di derivazione austriaca. Oggi il palazzo è sede degli uffici del Commissariato del Governo nella regione Friuli Venezia Giulia nonché quelli della Prefettura. Alte Personalità dello Stato e di Stati Esteri, in visita ufficiale nella città e nella regione, sono accolti dai grandi e maestosi saloni di rappresentanza governativa nazionale.
PALAZZO DEL LLOYD TRIESTINO – PIAZZA UNITA’ D’ITALIA – TRIESTE
La prima pietra dell’edificio fu posata il 6 dicembre 1880, giorno di San Nicolò, protettore dei naviganti.Su progetto dell’architetto Heinrich von Ferstel, famoso per pa realizzazione di moltissime opere architettoniche di Vienna. L’edificio sorge sul luogo dove un tempo vi era il vecchio squero di San Nicolò che fu interrato e poi occupato per un periodo da un piazzale adibito a mercato. Ricorda lo stile rinascimentale, simbolo della signoria triestina sul mare.
Sulla facciata, in alto, è visibile la scritta “Lloyd Triestino” collocata negli anni Trenta in sostituzione di un grande stemma dell Lloyd Austro-Ungarico. In cima due Vittorie Alate: quella a sinistra alza un ramo di quercia simbolo della forza ed al suo fianco un giovanotto simboleggia il lavoro, quella a destra alza una corona di alloro simbolo della gloria affiancata da un giovanotto seduto su una barca che simboleggia il mare. Sul parapetto troneggiano poi, da sinistra verso destra, le statue di Eolo (dio dei venti), Mercurio (dio dei commerci), Vulcano (principe del fuoco terrestre) e Nettuno (dio dei mari).
PALAZZO VANOLI – PIAZZA UNITA’ D’ITALIA – TRIESTE
Il Palazzo Vanoli che attualmente è il sito del Grand Hotel Duchi D’Aosta, già in tempi remoti dall'”Hospitium Magnum” trecentesco alla “Locanda del Porto” rinascimentale, dava ospitalità a mercanti forestieri che venivano a Trieste per rifornirsi di marinai e merci.
Nel 1700 diventò la “Locanda Grande” di proprietà del Comune e il principale albergo della città. Vi soggiornarono, tra gli altri, gli imperatori Giuseppe II e Leopoldo II, la regina Maria Carolina di Napoli e l’ammiraglio Orazio Nelson.
La locanda fu restaurata attorno al 1767 dall’architetto udinese Giovanni Fusconi e l’8 giugno 1768, fu assassinato l’archeologo e storico dell’arte J. Winckelmann, che vi alloggiava, per mano del cuoco Francesco Arcangeli. La “Locanda Grande” fu demolita nel 1867 e al suo posto, nel 1873, gli architetti Eugenio Geiringer e Giovanni Righetti realizzarono l’edificio attuale con funzione di albergo e ristorante.
In origine si chiamava Hotel Garni, poi Vanoli gestito dall’albergatore Pietro Vanoli, dove nel 1912 venne introdotta l’energia elettrica. Dal 1972 diventa il Gran Hotel Duchi d’Aosta e Harry’s Bar, di proprietà della famiglia Benvenuti.
PALAZZO PITTERI- PIAZZA UNITA’ D’ITALIA – TRIESTE
L’edificio, in origine ospitava le case Piccardi e la Locanda Grande, alloggio per i forestieri di passaggio, poi nel 1780, per ordine del negoziante Domenico Plenario, l’architetto Ulderico Moro progettò un edificio di stile del neoclassico triestino con influenze barocche e rococò. Nel 1801 il palazzo venne acquistato da Giovanni Lovovitz. Nel 1834 l’intera proprietà passò al letterato Riccardo Pitteri. Nel 1880 nei locali del pianterreno venne aperto il Caffè Flora per volere di Giuseppe Mander. Durante il giorno il Caffè era il ritrovo dei coristi del teatro Verdi,situato nelle adiacenze della Piazza, mentre la notte era frequentato dagli abitanti proletari di Cittavecchia. Nel 1982 gli architetti Celli e Tognon apportarono una ristrutturazione generale dell’edificio. Il palazzo divenne poi proprietà della compagnia di assicurazione Lloyd Adriatico.
PALAZZO MODELLO – PIAZZA UNITA’ D’ITALIA – TRIESTE
Accanto al Palazzo Stratti sorge il Palazzo Modello progettato, su incarico del Comune, nel 1870 dall’architetto Giuseppe Bruni, lo stesso architetto del Palazzo del Municipio.
Il nome di Modello fu scelto perchè doveva essere da modello architettonico per la ristrutturazione della Piazza Grande. Occupa il luogo dove erano situate le due chiese di san Rocco e san Pietro all’ingresso nord-est della Piazza. La cappella civica di San Pietro durante il Medievo fu anche sede di dibattimenti di giustizia civile e venne affiancata alla fine della peste nel 1602 dalla cappella di San Rocco. La cappella di San Pietro fu demolita nel 1822 e la chiesa di san Rocco nel 1869.
Il Palazzo Modello fu affittato ad uso locanda dall’Hotel Delorme, dal nome del suo gestore il francese Antonio Delorme, cuoco del Barone Pasquale Revoltella. Un albergo prestigioso con stanze ed appartamenti anche per famiglie numerose, servizi igienici ad ogni piano, ristorante e vista sulla piazza e sul mare, e prezzi abbastanza contenuti. L’albergo chiuse nel 1912 e dal 2008 ospita gli uffici ed il direttivo della Acegas-Aps, la società che gestisce servizi di somministrazione d’acqua, gas ed energia elettrica.
Originali sono le statue, i Telamoni, collocate all’ultimo piano, scolpite nell’atto di toccarsi i genitali in gesto scaramantico.